Giovedì, se tutto va bene (per loro), i parlamentari del Movimento 5 Stelle faranno finalmente sapere, in un evento pubblico denominato Restitution Day, quanta parte delle indennità e delle diarie, percepite tra marzo e maggio, essi abbiano restituito.
A quanto riferiscono i giornali, l’ex capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, sarebbe la più virtuosa: quella che ha reso la somma più cospicua.
Vediamo, allora, di quanto si tratta.
La Nostra, nel periodo marzo-aprile, aveva percepito, complessivamente, 21.464,63 euro lordi. Così ripartiti: 11.029,63 euro netti, a titolo di diaria, e 10.435, 00 lordi (7.770,63 netti), a titolo di indennità parlamentare.
Ebbene, per lo stesso periodo, ha restituito 9.810,11 euro. In tasca, dunque, se la matematica non è un’opinione, le sono rimasti 11.654,52 euro. Non male. Decisamente, non male.
A maggio, invece, la Ducessa Pentacolare aveva incassato 17.716,11 euro lordi. Così suddivisi: 7.281,11 euro netti, a titolo di diaria, e 10,435,00 lordi (5.249,54 netti), a titolo di indennità parlamentare.
Per questo periodo ha ridato indietro 6.589,69 euro. Sempre se la matematica non è un’opinione, in tasca le sono rimasti 11.126,42 euro. Anche in questo caso vien da dire: non male; decisamente, non male.
Tirando le somme. Tra marzo e maggio, la Lombardi ha percepito, complessivamente, 39.180,74 euro. Ha deciso di restituirne 16.399,8; pertanto ha trattenuto per sé 22.780,94 euro. Che – spalmati su marzo, aprile e maggio – fanno 7.593,647 euro mensili. (A cui, tra l’altro, dovrebbero aggiungersi altri introiti, previsti per ciascun parlamentare, ad oggi non ancora documentati: 3.323,70 euro (netti) trimestrali per le spese di trasporto e di viaggio; 3.098,74 euro (netti) annui per le spese telefoniche).
Ecco. Se la Lombardi è la più virtuosa tra i parlamentari 5 Stelle, e s’è messa in tasca la bellezza di 22.780,94 euro in tre mesi, a quanto ammonterà il bottino portato a casa dagli altri? E, soprattutto, erano questi i patti presi con gli elettori?
Non solo.
La Nostra, degna rappresentante della Casta, ha anche commesso una frode: in quanto residente a Roma, nel quartiere Montesacro, non aveva diritto alla diaria (che spetta a chi non viva già nella Capitale). Complimenti.
Da leggere: Dalle promesse ai fatti, in due mesi “sparita” metà della quota da restituire.